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Vecchio post su fb 2020

Arte, le arti, sono al femminile. Ma anche maschile, in questa consapevolezza. Ed 
per me il mio lavoro e’ il modo piu’ profondo e bello che ho per onorare la donna e la mia parte femminile, ma non solo anche gli uomini, per onorare la vita.
Restando me stesso. restando Marco. Muovendo me stesso, muovendo Marco.
perche’ adoro e rispetto la mia parte maschile. 
credo che l’arte permetta questi equilibri profondi scavando molto dentro’ di se, di vivere come equilibristi su linee sottili ma essenziali. 

Non mi interessano le cosidette donne con le palle… con le tette e con le ovaie casomai! o che si rompano le palle o altro, ognuno si rompesse i propri di attributi se li ha. 

Spesso la storia di questa relazione e’ stata molto difficile, bisogna reincontrarsi in profondita’ , per tirare fuori davvero chi noi siamo, cosi potremo vederci davvero e incontrarci davvero e unirxi davvero. 
il vecchio Eric Berne lo diceva va se io sono ok e tu sei ok. 

Si è fatta tanta confusione nelle relazioni, spesso non si aveva la corretta consapevolezza per poterle avere, ma si e’ fatto quel che si e’ potuto.

Andare in profondita’ , risolvere nodi e traumi, alleggerirsi e riuscire ad essere se stessi e manifestarsi con tutte le sue complessita e tutto il lavoro che comporta. 

Ce lo chiede l’Europa? l’italia, Marco? 
prima di tutto ce lo chiede la Natura. 
in particolare la nostra, quella di ognuno di noi. 

piu’ arte piu’ bellezza. 
meno degrado, meno complicanze del degrado.
piu’ maschere a teatro, meno maschere e mascherine nella vita. 
piu’ musica, piu’ poesia , piu’ cultura. 

che ricordo sono professioni mestieri e lavori come tutti gli altri. ❤️

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